VAGINISMO
- Lilla Dibenedetto
- 1 giu 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Che cos'è il vaginismo?
Il vaginismo è un disturbo sessuale caratterizzato da una contrazione muscolare riflessa, e quindi involontaria, dei muscoli che circondano la vagina, e da paura e angoscia della penetrazione, associate a variabile fobia del rapporto (Graziottin 2007).
Il vaginismo può essere:
- PRIMARIO: presente sin dall’inizio della vita sessuale. La donna non è mai riuscita ad avere un rapporto senza provare dolore.
- SECONDARIO: compare dopo un periodo di mesi o anni con normali rapporti sessuali. In genere è provocato da infezioni urinarie, dolore post-parto, vestibolite vulvare, eventi traumatici, interventi chirurgici, problemi relazionali, cambiamenti di vita, patologie pelviche e/o genitali.
Possibili cause:
- Fobia: nelle donne che soffrono di vaginismo sono più reattive le parti del cervello che coordinano i livelli di ansia. E’ molto più frequente che la donna soffra di altre fobie.
- Aumento del tono del muscolo elevatore dell’ano:
o può essere espressione dello stato di “allarme” fisico generale associato alla fobia;
o può dipendere da disturbi legati al muscolo stesso o da cause neurologiche;
o può essere attivato dal dolore stesso;
o può comparire dopo ripetute infezioni da Candida;
o può essere associato a vescica iperattiva dove la paura di perdere urina può indurre a tenere il muscolo costantemente contratto-
- Fattori psicosessuali personali:
o Inibizioni educative che abbiano associato la sessualità alla vergogna, alla colpa, al dolore
o La paura di una gravidanza indesiderata o del parto
o Conflitti relativi all’identità sessuale e all’orientamento del desiderio sessuale
o Pregresse molestie o tentativi di violenza
o Indagini mediche dolorose
o Traumi accidentali con lesione dei genitali
o Mutilazioni genitali femminili
o Etc…
- Ostacoli anatomici alla penetrazione
o Imene particolarmente fibroso e rigido
o Setti vaginali trasversali
o Sindrome di Rokitansky
Principali sintomi del vaginismo:
1) Contrazione involontaria dei muscoli che circondano la vagina nel momento in cui ci si appresta alla penetrazione
2) Dolore alla penetrazione
3) Paura/fobia della penetrazione, fino all’angoscia e all’attacco di panico
4) Aumento della tensione muscolare generale che va a potenziare quella genitale
Altre caratteristiche del vaginismo:
a) Atteggiamento di difesa ed evitamento ai tentativi di penetrazione
b) Sudorazione fredda
c) Sensazione di paura e angoscia
d) Battito cardiaco accellerato
e) Brividi
f) Fame d’aria
g) Respiro accelerato
h) Dolore, bruciore, prurito durante il rapporto sessuale
Valutazione del vaginismo
La gravità del disturbo e quindi la prognosi dipendono da tre fattori principali:
Intensità dello spasmo muscolare (valutato in quattro gradi)
Gravità della fobia (lieve, media, severa)
Presenza e gravità di fattori psicosessuali, personali o di coppia che concorrano alla genesi e/o al mantenimento del sintomo
Valutazione dell’intensità dello spasmo muscolare:
I grado - Spasmo dell’elevatore, che scompare con la rassicurazione
II grado - Spasmo dell’elevatore, che persiste durante la visita ginecologica
III grado - Spasmo dell’elevatore e sollevamento delle natiche al solo tentativo di visita ginecologica
IV grado - Spasmo dell’elevatore, inarcamento dorsale, adduzione delle cosce, difesa e retrazione
XO - La paziente rifiuta la visita
Valutazione della gravità della fobia
Lieve
Media
Severa
Può variare molto a seconda della situazione psichica, dei livelli di ansia e stress con cui è associato, del livello di maturazione esistenziale, della qualità del rapporto emotivo che si instaura con il partner.
Valutazione dei fattori psicosessuali, personali o di coppia
Un’educazione molto restrittiva, o che ha associato la sessualità alla colpa, alla vergogna o al dolore, può aver creato una paura della penetrazione. A volte la paura della penetrazione è legata a traumi emotivi specifici: ad esempio pregresse molestie o tentativi di violenza oppure indagini mediche dolorose subite nell’infanzia o nella prima adolescenza.
Molte possono essere le motivazioni che si celano dietro il vaginismo. Valutare i fattori che ne hanno determinato l’insorgenza e/o il mantenimento del disturbo, rende più agevole ed efficace il trattamento.
Fonte: www.fondazionegraziottin.org
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