ENDOMETRIOSI
- Lilla Dibenedetto
- 26 mag 2024
- Tempo di lettura: 3 min
L'endometriosi è una malattia infiammatoria cronica definita come la presenza di tessuto simile all'endometrio al di fuori dell'utero.
Si stima che tra il 2 e il 10% delle donne soffra di endometriosi.

Si tratta di numeri altissimi, eppure, probabilmente destinati a crescere ancora di più..
Si è di fronte ad una patologia subdola, che si insidia nella vita di molti e spesso si confonde grazie ai suoi sintomi un po’ generici e facilmente riconducibili ad altre problematiche.
SINTOMI COMUNI:
- Dolori mestruali (dismenorrea)
- Mestruazioni irregolari
- Disturbi intestinali
- Stanchezza cronica
- Dolore lombare
- Mestruazioni abbondanti e lunghe
- Crampi pelvici
- Dolore alla defecazione
- Dolore durante o dopo i rapporti sessuali
- Dolore e/o bruciore durante la minzione
- Gonfiore addominale
SINTOMI MENO COMUNI:
- Ansia
- Disturbi del sonno
- Stimolo frequente ad urinare
- Nausea e vomito
- Emicrania
- Infertilità
- Dolore toracico, tosse ciclica
- Dolore all’apice della spalla
CAUSA NON IDENTIFICATA
Ci sono una serie di teorie volte a spiegare l’insorgenza dell’endometriosi ma nessuna di queste è stata completamente provata. La causa dell’endometriosi, ad oggi, rimane sconosciuta.
Teoria più diffusa:
La mestruazione retrograda: durante le mestruazioni, frammenti di endometrio raggiungono la cavità addominale passando attraverso le tube di Falloppio, aderiscono al rivestimento peritoneale e si sviluppano in lesioni endometriosiche.
Questa teoria non spiega però il riscontro di endometriosi in soggetti che non hanno le mestruazioni (neonate, donne prepubere ma anche in alcuni uomini)
DIAGNOSI (Effettuata da medici esperti in endometriosi)
- Si parte con un’attenta ANAMNESI. Si ascoltano i sintomi riferiti dalla paziente e poi si richiedono informazioni più dettagliate tramite una serie di domande. La raccolta dei dati è fondamentale e permette già un primo inquadramento.
- Segue la VISITA GINECOLOGICA. Il medico esperto di endometriosi ricerca aree di dolore e noduli tramite palpazione con le dita e servendosi dello speculum esegue un’ispezione accurata.
- ECOGRAFIA GINECOLOGICA. Risulta l’esame di prima scelta nella diagnosi dell’endometriosi in quanto non invasiva ma tuttavia non sempre permette di identificare le lesioni endometriosiche.
- RISONANZA MAGNETICA.Viene effettuata come indagine di secondo livello qualora l’ecografia avesse rivelato qualcosa o per ulteriori approfondimenti.
- TAC. Mostra un’elevata accuratezza diagnostica
- LAPAROSCOPIA. È indicata nei casi in cui l’ecografia e la risonanza magnetica non fossero stati sufficienti per porre diagnosi di endometriosi o nel caso in cui la terapia medica non è stata efficace.
- MISURAZIONE DI BIOMARCATORI (Es. CA125). Le ultime raccomandazioni sconsigliano di usare il Ca125 come indice di presenza di endometriosi.
La diagnosi di endometriosi non è semplice da effettuare. Si stima che tra l’insorgenza dei sintomi e la diagnosi ci siano di media 8-12 anni. Non tutti i medici, per quanto bravi possano essere, sono in grado di identificare l’endometriosi. E’ fondamentale rivolgersi a personale altamente specializzato a riguardo.
Queste informazioni sono facilmente consultabili cercando “ESHRE endometriosis guideline” su i vari motori di ricerca.
TRATTAMENTO
Ad oggi non esiste una cura risolutiva per l’endometriosi. Tuttavia, spesso, i sintomi possono essere controllati con il giusto trattamento.
Il medico deciderà la terapia da proporre tenendo conto dei sintomi riportati dalla paziente, dell’età, dell’estensione della patologia, di eventuali problematiche di fertilità e del desiderio di una gravidanza…
Il medico potrebbe far riferimento a diverse opzioni. Alcune di esse sono rappresentate da:
- Contraccettivi ormonali
- Progestinici
- GnRh agonisti e antagonisti
- Inibitori dell’aromatasi
- Farmaci antidolorifici/antinfiammatori
- Chirurgia
In aggiunta alla terapia medica potrebbe rivelarsi utile nella gestione del dolore:
- Un’alimentazione adeguata
- Esercizio fisico
- Riabilitazione del pavimento pelvico
- Osteopatia
- Agopuntura
- Meditazione
- Altre terapie
Tutto ciò è volto al miglioramento del benessere generale. Ne consegue che tali trattamenti potrebbero contribuire positivamente nella gestione dei sintomi legati all’endometriosi.
COSA PUO’ FARE LA RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO NELL’ENDOMETRIOSI?
La presenza di dolore persistente nell’area addomino-pelvica induce RIGIDITA’ e CONTRATTURA MUSCOLARE con incremento del dolore ed effetto negativo su vari fronti, tra cui la sfera sessuale.
La fisioterapia si propone una valida alleata nella gestione della sintomatologia dolorosa tramite:
- Tecniche di terapia manuale
- Esercizi terapeutici
- Terapia strumentale
- etc
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