top of page
Cerca
  • Immagine del redattoreLilla Dibenedetto

INCONTINENZA URINARIA

Aggiornamento: 24 mag

Con il termine incontinenza urinaria si fa riferimento ad una “perdita involontaria di urina”.

 

TIPI DI INCONTINENZA

Secondo l’ICS l’incontinenza urinaria va classificata come

v  INCONTINENZA URINARIA DA SFORZO (IUS)

v  INCONTINENZA URINARIA DA URGENZA (IUU)

v  INCONTINENZA URINARIA MISTA (IUM)

 

INCONTINENZA DA STRESS O SFORZO (SUI)

Perdita di urina che si verifica in occasione di sforzi o esercizi fisici

Vi è un incremento della pressione intraddominale non supportata dalle strutture.

I pazienti riferiscono di perdere urina quando ridono, corrono, saltano, tossiscono. 

 

  

INCONTINENZA DA URGENZA (UUI)

Improvviso e imperioso bisogno di urinare

I pazienti riferiscono di entrare in casa e di non fare in tempo ad arrivare in bagno.

Cause:

-          Associata ad iperattività del detrusore in assenza di congruo stimolo.

 

-          Può essere anche associata ad un cervello iperattivo (overactive brain). Es. sento scorrere l’acqua e mi viene da far pipì.

 

L’incontinenza da urgenza può essere :

  •   Asciutta: avverto stimoli frequenti ma riesco a trattenere tuttavia aumenta il numero di volte che si va in bagno

  • Bagnata: perdita di urina accompagnata, o preceduta, dall’urgenza, ovvero da un improvviso stimolo imperioso difficile da rimandare.

 

  

INCONTINENZA MISTA (MUI)

L’incontinenza di tipo misto è caratterizzata da un’incontinenza da urgenza associata ad un’incontinenza da sforzo.

Si riscontra frequentemente dopo il parto.


 

 Tra i fattori di rischio dell'Incontinenza Urinaria annoveriamo:

-età e genere: la prevalenza e la gravità aumentano con l’età, questo sembra essere dovuto alle comorbidità. La carenza di estrogeni con la menopausa aumenta la probabilità di incontinenza.

-obesità: causa un aumento della pressione intraddominale. Si è visto come una riduzione di peso è associata al miglioramento o alla risoluzione dei sintomi, in particolar modo nell’incontinenza urinaria da sforzo.

-parità: l’aumento delle gravidanze è un fattore di rischio, tuttavia anche le donne nullipare riferiscono IU.

-modalità di parto: le donne che hanno avuto un parto vaginale hanno un aumentato rischio di UI, tuttavia il parto cesareo non protegge dall’UI.

-storia familiare: fattore di rischio in particolar modo per l’incontinenza da urgenza e la vescica iperattiva.

-altro: patologie del tessuto connettivo; fumo; stipsi; prolasso; isterectomia; radioterapia; condizioni come il diabete, ictus, depressione; abitudini minzionali e defecatorie scorrette;  radioterapia; tosse ricorrente; idratazione eccessiva etc…


 

Come la Riabilitazione del Pavimento Pelvico può aiutare in caso di Incontinenza Urinaria

Si effettuerà dapprima un’attenta valutazione e, in base all’esito della stessa, si imposterà un percorso terapeutico che sarà specifico per ogni persona.


Il trattamento potrà comprendere:

-          Correzione delle abitudini minzionali e defecatorie

-          Miglioramento dello stile di vita (fare attività fisica, corretto apporto di liquidi giornaliero, riduzione delle bevande e cibi irritanti la vescica…)

-          Presa di coscienza del pavimento pelvico e lavoro sul respiro

-          Esercizi di stretching

-          Terapia manuale

-          Esercizi mirati per il pavimento pelvico

-          Eventuali terapie fisiche e strumentali (es. stimolazione elettrica funzionale, biofeedback, neuromodulazione, stimolazione magnetica, radiofrequenza…)

-          Addestramento ad ausili e presidi se necessario


Alcuni consigli di salute minzionale:

-          No alle pipì preventive 

Es. devo uscire e quindi faccio la pipì anche se l’ho fatta mezz’ora fa e non ho lo stimolo. Questo comportamento è dannoso in quanto porta ad avvertire lo stimolo per riempimenti sempre più bassi della vescica (si aumenta l’urgenza minzionale e si riduce la capacità vescicale).

-          Non spingere per far partire la pipì o per urinare più velocemente

Al contrario, per una corretta minzione è necessario rilassare il pavimento pelvico

-          No alle pipì in sospensione (quelle in squat)

Il pavimento pelvico in questo modo non si rilassa come dovrebbe. Se non vuoi poggiarti e non ti piace neanche l’idea di pulire il wc con salviettine o usare un copriwater, si può optare per dei dispositivi chiamati coni che permettono di fare la pipì in piedi.

-          Non interrompere il flusso di urina

Potrebbe interferire con un corretto svuotamento della vescica.

-          Non trattenere la pipì a lungo

Si rischia così di accumulare tossine e batteri nella vescica che potrebbero portare ad infiammazioni, infezioni ed anche a conseguenze più importanti.

-          Rimanere seduta a lungo sul wc

Si tende a “spingere” e di conseguenza a far uscire l’urina goccia a goccia anche se la vescica è stata appena svuotata. Ciò può portare ad un’alterazione della capacità vescicale ma anche può predisporre a prolassi, emorroidi…

 

 


 

19 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

CISTITE POST-COITALE

La cistite post-coitale, anche detta cistite da luna di miele, è chiamata così perchè insorge dopo 24-72h dopo un rapporto sessuale...

ความคิดเห็น


Post: Blog2_Post
bottom of page